Ci sono storie che vale la pena ricordare. Altre che sarebbe consigliabile tacere, come quella che fa da sfondo alla piazza napoletana titolata al gerarca repubblichino (Vincenzo Tecchio) o, peggio ancora, quella strada che a due passi dall’Università Federico II per più di quarant’anni ha celebrato il nome del presidente del tribunale della razza divenuto presidente della Corte Costituzionale (Gaetano Azzariti). Lo ha capito, senza avere la necessità di indagare su odononimi e manifestazioni di dubbio gusto – come quella che da sessanta e più anni va quotidianamente in scena a Predappio – Antonella Maucioni, preside (così si chiamavano una volta) del polo liceale “Leonardo da Vinci” di Maccarese, a un tiro di schioppo da Fiumicino e dalla spiaggia di Fregene.

 

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Carlo Orlandi Il Giusto che veniva dal mare