Il Leonardo si confronta su guerra e diritto internazionale.

Sono ormai cinque settimane che il mondo intero assiste, con crescente apprensione e orrore, alla guerra che si sta combattendo in Ucraina. Grande e urgente è il bisogno di comprendere, soprattutto da parte delle generazioni più giovani, i vari aspetti che si impongono con l’opzione bellica. Per fornire elementi di riflessione e conoscenze specifiche sul tema, il Leonardo Da Vinci ha organizzato nella mattinata di oggi un seminario sul tema “Diritto Internazionale e lo stato di guerra tra Ucraina e Russia”. Relatore di questo incontro è stato il giudice Dario Simeoli, Consigliere di Stato, da tempo impegnato nell’espletamento delle questioni giuridico -amministrative che competono al suo ruolo. Il giudice Simeoli è stato accolto dalla dirigente scolastica prof.ssa Daniela Gargiulo nella nostra Aula Magna alla presenza di un gruppo di nostri studenti di quarta e quinta classe, mentre le restanti classi dei trienni di tutti gli indirizzi erano collegate sulla piattaforma Microsoft Teams in uso nel nostro Istituto.

L’ampia platea di questo incontro testimonia quanto i nostri studenti sentano vicine le vicende della guerra in corso. A moderare l’incontro c’era il prof. Alfredo Benedetti, mentre alla gestione delle domande da remoto operava la prof.ssa Maria Bianco. Per circa due ore il giudice Simeoli ci ha condotto attraverso una non facile esplorazione del Diritto Internazionale, degli organismi internazionali preposti alla garanzia della pace globale, delle varie attività diplomatiche poste in essere nel tentativo di fermare il prima possibile l’azione delle armi. Ne è emerso un quadro esauriente ma complesso di funzioni e azioni che in parte sono già state poste all’attenzione dei contendenti, pur costatando, con amarezza, che il diritto internazionale trova un limite invalicabile quando gli Stati interessati passano alle soluzioni militari, facendo prevalere l’interesse nazionale. Non sono mancati gli interventi al microfono degli studenti presenti, come anche i quesiti posti dai loro colleghi dalle varie classi, ma soprattutto si è verificato un ribaltamento delle parti quando il giudice Simeoli ha rivolto lui le domande al pubblico presente, suscitando in tal modo il sorgere di un dibattito che solo il tempo tiranno ha condizionato. Davvero il tempo è risultato insufficiente perché gli elementi da offrire ai ragazzi erano molti e tante erano le domande stimolate anche dalle parole ascoltate.

L’incontro si è concluso con un applauso rivolto sia al nostro ospite, sia alle parole di congedo pronunciate dalla preside Gargiulo che ha ribadito le ragioni profonde che l’hanno spinta a organizzare questo incontro con particolare convinzione e partecipazione, offrire agli studenti, grazie alla perizia ed alla competenza dell’ospite, strumenti e rudimenti per costruire il proprio autonomo pensiero critico su quanto il contesto storico ci sta costringendo a vivere e che tanto profondamente segna le coscienze di tutti. A dar maggiore concretezza di una solidale condivisione del dramma vissuto dalla popolazione ucraina, il Leonardo proprio oggi ha accolto in una classe prima uno studente quattordicenne proveniente dalla città di Leopoli. Riteniamo assolutamente prioritario accogliere e aiutare chi, in questa guerra, sta pagando il prezzo più alto, chi è vittima della assoluta brutalità delle armi.