La “Commissione Progetti

Una novità importante ha segnato quest’anno il funzionigramma dell’IIS L. Da Vinci, ossia l’ampliamento e l’assorbimento della “Commissione Memoria, Pace e Legalità” in una più ampia “Commissione Progetti”, concepita per essere sintesi rappresentativa di più anime progettuali dell’Istituto. Tale commissione andrà infatti non a sostituire, ma a comprendere ed implementare, ampliare le prerogative della precedente “Commissione Memoria” che ha costituito per molti anni il fulcro operativo di tutte le progettualità inerenti alla Memoria, alla Legalità, ai Diritti Civili che il Da Vinci ha meritoriamente condotto.

Senza assolutamente disconoscere o minimizzare la centralità di questi percorsi che hanno costituito, costituiscono e costituiranno l’anima identitaria del nostro Istituto, dobbiamo però oggi anche riconoscere che la Scuola è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale di agenzia educativa, ponendo attenzione a quelli che sono gli stimoli e gli input che discendono dalle più recenti indicazioni ministeriali nazionali, da protocolli programmatici europei ed internazionali. Il Nostro Istituto raccoglie, in questo modo, la sfida a sensibilizzare le nuove generazioni e a trasmettere valori educativi anche sulle tematiche dell’ambiente e della sostenibilità, dell’inclusione, della valorizzazione delle biodiversità, della salvaguardia del territorio, con le sue specificità e tradizioni, a promuovere le attività sportive e la socialità, lo scambio formativo oltre le stesse barriere dei confini nazionali, in un’ottica europea ed internazionale, a stimolare la ricerca, la sperimentazione e lo sviluppo di tecnologie che possano mettersi al servizio delle problematiche sociali, all’economia sostenibile per prevenire e contrastare diseguaglianze e pregiudizi.

Dobbiamo infatti considerare che il nostro Istituto, proprio per la sua centralità e il suo ruolo nel territorio, è continuamente oggetto di proposte didattiche, progetti, POR., stimoli di provenienze diverse. Per questi motivi, la nuova Commissione viene chiamata ad un compito di valutazione, scelta consapevole e armonizzazione dei diversi percorsi formativi, con uno spirito radicato nella ricchezza dei percorsi già fatti, ma anche un animo aperto verso le nuove urgenze e sensibilità. Creare un calendario equilibrato di proposte formative per un numero di classi e di indirizzi così ampio, rispettando sensibilità e stili didattici differenti, non è facile e necessariamente la Commissione dovrà operare nelle modalità di un “tavolo di lavoro” aperto all’ascolto, alla pluralità e al rispetto di tutti, nello spirito della scuola realmente democratica che vorremmo costruire insieme.