Il 19 Gennaio nell’Aula Magna del nostro istituto si è dato l’avvio ufficiale al Progetto Anger Games, ideato dalla XV Commissione permanente dell’Associazione Nazionale Magistrati, impegnata sul tema “EDUCAZIONE E LEGALITÀ”.
Il progetto formativo, rivolto alle scuole superiori, ha come obiettivo quello di trattare e indagare il tema della discriminazione di genere in Italia, mediante un esame critico dell’attuale contesto culturale, sociale, economico e politico.

Il titolo scelto per il progetto, “ANGER GAMES”, nasce dall’intreccio, volutamente ambiguo, di “Hunger games” – una serie di quattro romanzi di fantascienza distopica per ragazze/i ispirata al mito di Teseo e il Minotauro – con gli “Anger games” presenti in molte città d’Italia, vale a dire “giochi” in cui è possibile sfogare aggressività e frustrazioni distruggendo oggetti all’interno delle c.d. rage rooms o stanze della rabbia.
La mattinata del 19 gennaio si è svolta sia in presenza, per una classe, che a distanza per le restanti (https://youtu.be/uP1hTRTRHDU). Hanno preso parte alla conferenza la dirigente scolastica Daniela Gargiulo, insieme al giudice Giacomo Ebner, alla giudice Raffaella Marzocca, alla giudice Valentina Ricchezza, rispettivamente presidente, coordinatrice e componente della XV COMMISSIONE PERMANENTE di studio dell’ANM “Educazione e legalità”.

La dirigente scolastica ha aperto i lavori sottolineando il legame tra Anger Games e la progettualità del nostro istituto, poiché entrambi mirano alla formazione e comprensione delle identità e differenze di genere per prevenire ogni tipo di violenza.
Il Giudice Ebner ha, poi, sottolineato quanto sia importante il lavoro della magistratura di concerto con la società civile per aspirare costantemente alla giustizia.

La giudice Raffaella Marzocca ha rimarcato l’importanza dell’educazione alla legalità al fine di costruire una società solidale. Per far sì che questo accada l’ANM si propone, con diversi progetti, di accompagnare i giovani a comprendere e combattere i meccanismi stereotipati che si innestano nelle diverse realtà.

La giudice Valentina Ricchezza, infine, ha spiegato nel suo intervento quanto sia stretta la relazione che intercorre tra violenza simbolica – usi e costumi, anche linguistici – e violenza agita; ha sottolineato quanto sia importante acquisire consapevolezza dei meccanismi psico-sociali che favoriscono il perpetuarsi delle diseguaglianze di genere, principalmente mediante l’adesione a stereotipi e pregiudizi veicolati dalle tradizioni culturali, dalle abitudini familiari, dalla letteratura, dai media, dalla musica e, dall’uso sessista del linguaggio.
Un pensiero è stato rivolto al Presidente del parlamento europeo David Maria Sassoli scomparso recentemente, il quale nella prefazione al testo dell’ANM “Guida galattica e(norme) per adolescenti” ha affermato: “La consapevolezza responsabilizza. La consapevolezza è un dono per il singolo ma anche per l’intera società”.

È questo il nostro auspicio, maturare, anche grazie a questo progetto – per il quale ringraziamo vivamente l’ANM che ci ha dato la possibilità di prenderne parte – una piena consapevolezza responsabile per costruire società sempre più inclusive e anti-sessiste.

Di seguito il video e alcune immagini dell’incontro.